Il 20 dicembre scorso, a Napoli, si è svolto il Primo Congresso costituente della Confederazione Nazionale Lavoratori (CNAL) che , tra l’altro, ha proceduto a modifiche sostanziali dello Statuto – lo potete leggere accedendo a www.cnal.eu – prevedendo le autonomie organizzative e amministrative dei sindacati territoriali e di categorie. Un sindacato che capovolge la “piramide” attraverso il decentrando il potere. Infine i Delegati hanno approvato una mozione sui seguenti punti: · Dare piena e fedele attuazione alle linee strategiche sindacali indicate dal Segretario Generale e approvate dal Congresso; · Garantire la piena determinazione, coerenza e trasparenza dell’azione sindacale intrapresa al fine di far crescere la Cnal e renderla sempre più incisiva sugli attuali scenari sindacali e a beneficio del mondo del lavoro; · Sviluppare un’azione sinergica con le Istituzioni e con le forze associative per affrontare le numerose crisi aziendali aperte in Italia e, particolarmente, nel Sud per restituire migliori condizioni ai lavoratori e risollevare le sorti occupazionali del nostro Paese e, particolarmente, del Sud Italia; · Rafforzare l’iniziativa per contribuire alla stipula di contratti nazionali ed aziendali capaci di contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro e per rilanciare un’efficace azione sindacale in difesa dei lavoratori; · Rafforzare l’iniziativa per concretizzare l’attuazione degli artt. 39 e 46 della Costituzione per favorire la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa e il riconoscimento giuridico del ruolo dei sindacati; · Rimarcare la tensione morale ed organizzativa al principio della trasparenza e della corretta gestione delle risorse dei lavoratori affinchè esse vengano finalizzate al miglioramento delle loro condizioni; · Agire al fine di dare slancio al “Sindacato 2.0” anche attraverso un forte raccordo con le Comunità popolari e attraverso una forte azione mediatica tesa a coinvolgere i cittadini e le cittadine nell’attività meritoria della Cnal nel rimarcare la discontinuità con il vecchio modello sindacale e la speranza di un nuovo modello sindacale totalmente dalla parte dei lavoratori La Redazione
