Lavoro

LE “ZES” NON BASTANO CI VUOLE LA FISCALITA’ DI VANTAGGIO

Il grande problema del Sud, che impedisce la nascita di nuove imprese e di dare slancio   all’economia e all’occupazione, è sicuramente quello del deficit infrastrutturale ma non solo .La mancanza o l’incompletezza delle grandi opere e, particolarmente, nel settore dei trasporti continuano a tenere isolato gran parte del Sud dal resto dell’Italia. Basta pensare alla scarsità di collegamenti con la Calabria, la Basilicata, la Puglia, e con le stesse isole della Sicilia e della Sardegna, a collegamenti ferroviari del tutto arretrati ed insufficienti, ad una rete autostradale assolutamente al di sotto degli standard di efficienza e di sicurezza di quella presente in altre Regioni del centro nord. Il progetto di sviluppo del Sud deve partire dal rilancio infrastrutturale e, per fare ciò, occorre puntare anche su una corretta ed efficace spesa dei fondi europei. Affinchè i fondi comunitari vengano spesi per realizzare grandi opere, capaci di cambiare davvero il volto e il futuro dei territori del Sud, è necessario che essi siano oggetto di una programmazione interregionale che si basi su un progetto di sviluppo complessivo di tutto il Meridione. Occorre una ‘strategia’ comune per realizzare grandi progetti infrastrutturali capaci di porre fine all’arretratezza infrastrutturale del Sud e di dare slancio ai trasporti. Un’altra leva fondamentale per lo sviluppo, riteniamo, è la fiscalità di vantaggio. Oggi, non solo nel Sud non c’è la fiscalità di vantaggio, ma siamo in presenza di una vera e propria fiscalità di svantaggio: ad esempio, l’aliquota Irap è maggiorata per coprire la spesa sanitaria, rispetto alla quale, peraltro, va ribadita l’iniquità dei criteri di ripartizione del fondo sanitario nazionale, che sono fortemente penalizzanti per il Regioni meridionali. Occorre, dunque, una nuova leva per lo sviluppo che è la fiscalità di vantaggio che, in realtà, è fiscalità di compensazione dei deficit infrastrutturali e dei mancati investimenti da parte dello Stato in questa parte del Paese. Tal fiscalità di vantaggio è indispensabile per attrarre le imprese ad investire al Sud e per favorire nuove assunzioni lavorative. Restiamo, perciò, convinti, che la madre di tutte le battaglie debba essere la fiscalità di vantaggio per tutto il Sud per non correre il rischio di creare aree agevolate, come quelle rientranti nelle ZES, che, godendo di benefici fiscali, possono diventare, addirittura dannose per le attività produttive delle aree limitrofe, non ricomprese nella ZES, che sarebbero vittime di una sorta di concorrenza sleale.
                                                                               La Redazione