Politica

LA “TRANSUMANZA” DEI POLITICI

Una volta le forze politiche impegnavano tempo e risorse per preparare la classe dirigente politica e investendo sulle idee e sui programmi. Gli elettori partecipavano ai comizi e alle “tribune politiche”,  valutavano e premiavano con i voti. Oggi niente comizi ma “gazebo” e Twitter. Niente tribune politiche ma talk show dove prevale l’insulto o chi la spara più grossa. Si incrementa il consenso, almeno nei sondaggi oramai giornalieri, ma è solo effimero, non strutturato e perciò di media dura un paio di anni e poi svanisce. L’altro ieri era la volta di Renzi, ieri del M5S e oggi gli scricchiolii scuotono la Lega. La consapevolezza dell’incapacità di creare consenso strutturale e duraturo  induce le forze politiche a raccattare in giro soggetti con pacchetti di voto utili a far da margine alle perdite e tentare di imporsi non con la forza delle idee ma dei pacchetti di voti e poco importa da dove arrivano. Poco importa se i portatori di voti risultano rinviati a giudizio per voto di scambio o condannati  per reati vari. Fa niente se sono imbecilli o trasformisti, tutto fa brodo purché portino pacchetti di voti. Non importa cosa pensano e se sanno che in politica dovrebbe prevalere l’interesse generale e non l’interesse personale . L’obiettivo resta il pacchetto di voti. Con tale metodo, è chiaro, che l’etica e la legalità diventano semplici ed astratti concetti. Ne‘ può valere la giustificazione, in caso di incidente giudiziario: “non è uno dei nostri, sta con noi solo da poco. Ha imparato da altri”. Allora nessuna meraviglia di ciò che sta accadendo in Campania dove è in atto una vera e propria transumanza dal Centrodestra a De Luca. Tutti scappano perché si dice che Caldoro è debole e lo danno già perdente, può essere ma ciò che sta accadendo, non solo in Campania, conferma la fine della politica che è sostituita dalla corsa alla poltrona solo ed esclusivamente per il Dio denaro e per il potere al fine di disporre di mezzi e strumenti pubblici . Purtroppo il meccanismo è stato attivato da anni creando gravi danni alla politica ma soprattutto all’Italia. Oramai gli sfaccendati, gli incapaci gli incompetenti si sono collocati ovunque, ed ogni giorno siamo costretti a pagare pegno. Questo squallido sistema imploderà e chi ne potrebbe beneficiare è propio Giorgia Meloni che appare la più strutturata politicamente. Anche lei ha incrementato di nove punti in un anno i consensi di Fratelli d’Italia e, se non commette gli errori commessi da altre forze politiche, può essere il partito di governo che serve all’Italia. Gli incidenti in Piemonte e in Calabria, dove sono stati arrestati proprio questi portatori di pacchetti di voti,  dovrebbero servire a non perseverare nell’errore e capire che e’ meglio qualche migliaia di voti in meno che qualche arrestato in più. La Meloni è troppo intelligente per non capire tutto ciò.

Salvatore Ronghi