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Si scoprono gli altarini nella Sanità Campana . Asl 1, Santobono, Ospedale del mare …

Pare che sia imminente il Commissariamento dell’ASL 1 di Napoli per infiltrazioni camorristiche. Non ci sono responsabilità dirette dell’attuale Direttore Ciro Verdoliva il quale non ha avuto remore nel denunciare le cose che non andavano. Il motivo  centrale del commissariamento è racchiuso nell’ospedale San Giovanni Bosco che si trova al Rione Amicizia, roccaforte degli affiliati ai Contini. Pare che appalti, parcheggio, bar, liste di attesa, trasporti infermi,  era tutto sotto stretto controllo della camorra ma da anni. Va però ricordato che l’Asl 1 di Napoli è quell’azienda sanitaria dov’è le fatture si pagavano più volte, dove non esisteva la meritocrazia ma solo il clientelismo. Gli appalti erano aggiudicati sempre agli  stessi. Si dice che i fornitori erano costretti ad elargire mazzette per essere pagati. Insomma le chiacchiere ma anche i filoni di indagine non mancavano. Così come pare sia stata avviata una indagine sulla gestione del Santobono da parte  della Commissione Trasparenza della Regione Campania e anche sulla nuova struttura dell’Ospedale del Mare sono state aperte indagini da parte della Procura di Napoli. Tempi duri per il Presidente De Luca che dopo la strategia di “distrazione di massa” attraverso le sue esibizioni cabarettistiche e folcloristiche, deve cominciare a rispondere della gestione approssimativa della sanità campana dov’è le liste di attesa sono le più lunghe d’Italia. Una sanità che si scontra con la mancanza di attrezzature. Proprio ieri al vecchio Pellegrini doveva essere effettuato un intervento oculistico urgente che è stato rinviato perché mancava il letto adeguato al paziente. Vergogna!

La redazione