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MARESCA TORNI IN MAGISTRATURA E IL CENTRODESTRA AVANTI CON RASTRELLI SINDACO.

Maresca che scappa dagli eventi (Gay Pride) per non scoprire il suo “pensiero”. Il candidato sindaco magistrato, che lascia dichiarare ai suoi amici l’avversità ai simboli del Centrodestra, non potrà mai essere un buon Sindaco per Napoli.  Anche stamani un altro sostenitore di Maresca , l’imprenditore  Cimmino (Carpisa), chiede ai Partiti del Centrodestra di non presentare i simboli. Oramai la sinfonia è sempre la stessa, l’entourage di Catello Maresca la pensa pressappoco così: “signori del Centrodestra, vergognatevi dei vostri simboli, nascondetevi nelle liste civiche e fateci lavorare. Ovviamente dateci i vostri voti”. Certo che la faccia tosta non manca a questi “civici”! Alla nota ambiguità di “pensiero”, Maresca e i suoi fans, associano l’arroganza e l’atteggiamento da nuovi “professorini”. Vogliono tutto e subito! Intanto va detto che se la Lega è disponibile a rinunciare al simbolo ( teme il tracollo elettorale a Napoli) , Fratelli d’Italia non lo farà mai perché contrariamente a Salvini, Giorgia Meloni può essere ed è fiera del simbolo che è storia, identità, coerenza e progetto politico. Pare che anche Forza Italia la pensi allo stesso modo. Oggi il problema non è più solo simboli si’, simboli no ma il futuro di Napoli. Esso può essere affidato ad un soggetto che oggi rappresenta il massimo dell’ambiguità politica? Intanto Catello Maresca perde pezzi ovunque e ha difficoltà a compilare  liste che possano raccogliere i necessari voti. Lui e i suoi amici non sanno ancora quale Napoli prospettare ma sanno che, se vincessero, vincerebbero solo loro. Il che sarebbe una sconfitta per Napoli che produrrebbe la palese difficoltà di governare il Consiglio Comunale e la Città. È il caso di dire: “San Gennaro ci scampi da un De Magistris 2”. Resta la speranza che Maresca torni a fare il magistrato e il Centrodestra rompa gli indugi e lanci Sergio Rastrelli candidato Sindaco.

La Redazione