Politica

LA MELONI A NAPOLI, UNA OCCASIONE PERSA!

Lettera a “Nuove Socialità”

“Egregio Direttore, alcuni vecchi amici e, se posso, camerati mi avevano convinto a partecipare alla iniziativa di Fratelli d’Italia e   ieri sono stato all’Arenile di Bagnoli alla presentazione del libro di Giorgia Meloni. Era molto tempo che non partecipavo ad  una iniziativa della destra, a Napoli, ma sono rimasto molto deluso perché non ho trovato né la destra né la continuità del partito che votavo, Alleanza Nazionale. Nel giardino del territorio simbolo del fallimento della sinistra a Napoli, non ho riconosciuto alcuna classe dirigente locale. Quando partecipavo alle manifestazioni di Alleanza Nazionale, il partito della destra di governo italiana, incontravo politici del territorio di altissimo livello che rappresentavano quella classe dirigente, penso ad Antonio Parlato, Franco Pontone, Antonio Rastrelli Antonio Mazzone, solo per fare alcuni nomi di parlamentari. Validissimi dirigenti locali come Pasquale Viespoli, Mario Landolfi, Vincenzo Nespoli, Gennaro Coronella, Marcello Taglialatela, Salvatore Ronghi, Bruno Esposito, Enzo Rivellini, Luciano Schifone, Pietro Diodato, Michele Di Iorio  Francesco D’Ercole, per ricordare quelli più attivi. Cosi come quando arrivava il leader nazionale era accompagnato da dirigenti nazionali di peso come Ignazio La Russa, Gianni Alemanno, Maurizio Gasparri, Francesco Storace, uomini che sono stati tra i leader della destra italiana. Ieri nulla di tutto questo. Ho intravisto solo Marco Nonno, come testimone solitario di quella classe dirigente e della nostra storia politica. In “compenso” ho visto un ambiente sconosciuto, trasformisti della politica, transfughi e riciclati vari, pluricandidati in partiti diversi alla evidente ricerca di una nuova collocazione e di nuovi opportunismi. Ho guardato la prima fila di quella che dovrebbe essere la classe dirigente del   partito e, fatto salvo Sergio Rastrelli che poteva e doveva essere il naturale candidato a sindaco di Napoli, c’erano solo estranei alla storia della destra italiana, a cominciare da quel Catello Maresca che appariva come un pesce fuori dall’acqua e, incomprensibilmente, è il candidato del centrodestra, a Napoli.  Insomma, una delusione amara per chi, come me, ha sperato e creduto nella rinascita del partito della destra italiana.  Peccato, credo che ieri e per le elezioni comunali a Napoli, per Fratelli d’Italia è stata una occasione persa. Grazie per la pubblicazione, se lo farete”.

Lo abbiamo fatto, caro Francesco, noi rispettiamo i pensieri di tutti.

Red