Sindacato

I rifiuti da Coronavirus sono speciali?

Negli ultimi giorni è sempre più frequente il rivolgersi dei lavoratori del comparto igiene urbana alla CNAL ITALIA VICTRIX e la domanda è sempre la stessa, ovvero se possono raccogliere, trasportare e smaltire come un semplice rifiuto urbano, il materiale prodotto nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria. Ebbene ci sono tutti i presupposti per ritenere i rifiuti provenienti da queste abitazioni equivalenti a quelli sanitari pericolosi a rischio infettivo perchè provengono, per l’appunto, da ambienti di isolamento infettivo e, pertanto, il loro trattamento è disciplinato dal DPR 254/2003. I rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, devono essere gestiti con le stesse modalità dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.

Nello specifico i rifiuti devono essere raccolti in idonei imballaggi a perdere, garantendo il deposito temporaneo,  il deposito preliminare, la messa in riserva, raccolta e trasporto dei rifiuti sterilizzati e devono essere raccolti e trasportati separatamente dal rifiuto urbano.

La fornitura degli imballaggi a perdere e la raccolta degli stessi deve essere a carico della strttura sanitaria locale, la quale deve avvalersi di un’azienda specializzata nella raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti speciali. Ai lavoratori nello svolgimento di queste attività devono essere muniti di idonee e dettagliati DPI che le aziende specializzate in raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti sanitari o pericolosi  devono garantire. E’ ovvio che nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, sia interrotta la raccolta differenziata e che tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, siano considerati indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme.

Mentre le Aziende e i Comuni evitano di assumersi responsabilità, tanto per non cambiare, la CNAL ITALIA VICTRIX invita i lavoratori dell’igiene urbana ad astenersi dalle attività di raccolta, trasporto e smaltimento del rifiuto ritenuto infetto, anzi a darne preventivamente comunicazione per le procedure del caso.

Cioffi Orlando