Lavoro

VICINO A CHI PROTESTA, SENZA SE E SENZA MA! RIAPRITE L’ITALIA

Ieri in tutta Italia si è scatenata la legittima protesta da parte di quelle categorie che, a causa della pandemia e degli errori del Governo, stanno pagando un prezzo altissimo. Nessuno è riuscito a convincermi che le attività artigianali, commerciali e sportive dovevano restare chiuse. Ho potuto constatare, indifferentemente se si era “gialli o arancioni”, portandomi presso il ristorante, sotto al mio ufficio, che si contingentavano gli accessi al locale e i tavoli erano predisposti per rispettare le distanze sociali. Il mio barbiere aveva organizzato il taglio dei capelli solo previo appuntamento e se arrivavi prima spettavi fuori perché contingentava gli accessi al locale. Sono andato a comprare un cardigan e ho rispettato la fila per entrare senza causare assembramento. Mi è capitato, invece, di andare al supermercato e ai grandi magazzini del “fai da te” dove l’unica prevenzione era la misurazione della temperatura corporea. Una volta entrato, assembramenti tra gli scaffali e finanche alle casse. Sparite ogni precauzione. Allora continuo a non capire del perché il Governo insiste nel chiudere le nostre piccole attività che, oltretutto, sono in grado di far rispettare i protocolli di sicurezza, favorendo cosi maggiori guadagni per la grande distribuzione, per le multinazionali e finanche per Amazon tutto a discapito delle imprese italiane? Il Governo Draghi, nella continuità con quello di Conte, sta continuando a minare fortemente il tessuto sociale ed economico dell’Italia, chiudendo le aziende, ritardando i ristori, che sono poco più di una elemosina, facendo venire meno tutte le prospettive future con l’assurda politica dello stop and go. Condanne per chi ha fatto volare qualche transenna? Certamente, ma nessuno ha visto i tanti volti, di chi era in piazza, rigati dalle lacrime? Erano lacrime di rabbia espresse da chi vede andare in fumo anni di sacrifici. La rabbia di chi è stato buttato, dalla politica, in un tunnel tenebroso senza via d’uscita. A nessuno è venuto in mente che trattasi di persone che finita la pazienza sono stati presi dalla disperazione? I politici, particolarmente quelli che stanno al governo, non hanno perso l’occasione per dimostrare la proprio ipocrisia esprimendo falsa solidarietà. Questi ciarlatani che di Politica hanno ben poco, avrebbero dovuto evitare che si tenessero tali manifestazioni ma non con le Forze di Polizia ma con provvedimenti tesi a salvare queste aziende, cosa che hanno fatto gli atri Paesi Europei . In Italia invece la politica, sempre più scadente e scaduta, nel parlamento sostengono tutte le azioni negative del Governo per poi fare demagogia sui social.  A questa politica dico: Invece di esprimere ipocrita solidarietà, visto che state al Governo, concretizzate provvedimenti economici che veramente siano da indennizzo per queste attività ferme da troppo tempo. Si aprano quelle attività che sono in grado di far rispettare i protocolli sulla sicurezza anti Covid. Si proceda più speditamente alla vaccinazione di massa facendo buona comunicazione senza impaurire gli Italiani. Se i vaccini mancano abbiate il coraggio di andare oltre alle incapacità dimostrare dall’Europa e acquistatele direttamente. In relazione all’acquisto dei vaccini non si può tollerare alcun veto politico che l’Europa vorrebbe imporci. Forse chiedo troppo…
Salvatore Ronghi