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SUD: COORDINAMENTO DEI MOVIMENTI MERIDIONALISTI PER RENDERE EFFETTIVI I LEP. PRESENTATO IN CONSIGLIO REGIONALE IL LIBRO DI FIORE MARRO “UOMINI DEL SUD” CON OLIVIERO, GRIMALDI, RONGHI, VAIRO

Un coordinamento dei Movimenti Meridionalisti per far sì che la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e l’appostamento delle relative risorse siano effettivamente garanzia di un’autonomia regionale differenziata che vada nella direzione di ridurre i divari tra nord e sud Italia. E’ quanto è emerso dal convegno sulla valorizzazione delle eccellenze del Mezzogiorno, tenuto presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, per la presentazione del libro del presidente dei Comitati Due Sicilie, Fiore Marro, intitolato “Uomini del Sud”. Al centro della discussione, la valorizzazione del patrimonio della storia meridionale, legata al Regno delle Due Sicilie, il rilancio dei grandi primati dell’epoca e l’attuazione di una strategia nazionale che punti sul Mezzogiorno come baricentro per lo sviluppo dell’Italia, la riforma delle macro regioni per attribuire questi enti territoriali una più ampia funzione di programmazione, la valutazione degli effetti prodotti dalla riforma del Titolo V della Costituzione nei settori fondamentali della sanità, dell’istruzione e del lavoro, e le prospettive di un’autonomia regionale differenziata che si attui nell’ambito del quadro costituzionale di un’Italia unita anche sul piano sociale ed economico. All’iniziativa hanno partecipato, oltre all’autore, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, il consigliere Questore, Massimo Grimaldi, il già consigliere regionale della Campania e Presidente di “Nuove Socialità”, Salvatore Ronghi, la dirigente scolastica Adele Vairo, che ha curato la prefazione al libro. Ha coordinato i lavori la giornalista responsabile dell’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Campania, Gabriella Peluso. “Il disegno di legge proposto dal Ministro per gli Affari Regionali Calderoli rischia di accentuare ancor di più il divario economico e sociale tra nord e sud, soprattutto in settori fondamentali come la sanità e l’istruzione, per questo riteniamo che sia politicamente sbagliato e che, al contrario, bisogna profondere ogni sforzo per valorizzare e sviluppare il Sud e per rendere l’Italia davvero unita anche sul piano sociale ed economico- ha detto Oliviero – che ha aggiunto: “per questo contrasteremo con tutte le forze questo scellerato progetto e vigileremo con grande attenzione sulla effettiva definizione e finanziamento dei lep affinchè si ponga fine alla penalizzazione del Mezzogiorno e particolarmente della Campania”. “Il Sud è la principale potenzialità di sviluppo per l’Italia, soprattutto dal punto di vista energetico ed agroalimentare, e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento fondamentale per dare slancio a questa grande potenzialità ad oggi inespressa – ha sottolineato Grimaldi -, per questo occorre realizzare le grandi opere infrastrutturali e puntare sulle politiche attive del lavoro, sia dal punto di vista delle imprese che dei lavoratori, sostenendo il mondo delle imprese, con una massiccia riduzione del carico fiscale, e sostenendo una profonda riforma del sistema dell’istruzione e della formazione per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.  Grimaldi ha anche annunciato che presenterà una mozione in Consiglio regionale per dedicare la data del 6 agosto ai “Martiri di Pietrarsa”, in ricordo dei lavoratori napoletani che, il 6 agosto del 1863, combatterono per difendere lo storico stabilimento siderurgico di Pietrarsa e furono uccisi dai bersaglieri. “Il Governo guidato da Giorgia Meloni ha indicato il Sud Italia come hub energetico nazionale e dell’agroalimentare e già questo dimostra che questa parte del territorio è stata messa al centro dell’attenzione, ma occorre fare di più per fare in modo che il PNRR sia un reale strumento di svolta per il Sud, sul piano infrastrutturale, economico e sociale, e, quindi, per l’Italia – ha evidenziato Ronghi – per il quale “è fondamentale che i movimenti meridionalisti creino un collegamento per pesare sulle scelte del Parlamento e che le classi dirigenti meridionali facciano rete in Parlamento per tutelare le ragioni del Sud e per far sì che l’autonomia regionale differenziata possa essere un’opportunità per ridurre il divario tra nord e sud attraverso la definizione e il relativo finanziamento dei livelli essenziali delle prestazioni”. “La riforma del Titolo V della Costituzione ha accentuato il divario tra nord e sud affidando alla competenza delle Regioni materie fondamentali come la sanità e l’istruzione – ha evidenziato Vairo -, in particolare quest’ultima, declinata sui piani regionali, ha determinato confusione e disorientamento in quello che è uno dei settori primari della società con il quale la politica dovrebbe essere in stretto contatto, ha aggiunto la dirigente scolastica, per la quale “occorre riportare la scuola al centro dell’attenzione e collegarla al meglio con il mondo della formazione professionale e con quello del lavoro”. “Fino ad oggi non è stato possibile creare uno stabile coordinamento tra i movimenti meridionalisti ma oggi la posta in gioco è molto alta perché, se non si gestisce al meglio l’autonomia regionale differenziata con la contestuale definizione e finanziamento dei lep, si rischia di aggravare il divario tra nord e sud del Paese e questo sarebbe non solo un grave danno per il Sud ma per l’Italia intera perché il Mezzogiorno, con le sue eccellenze e con la sua storia gloriosa come Regno delle Due Sicilie, è l’unica potenzialità per la crescita dell’Italia ed anche per affrontare le gravi crisi energetiche, climatiche ed idriche che si stanno abbattendo sul nostro territorio – ha detto Marro, che ha aggiunto: “per questo, con questo mio libro, che è un atto di amore per il Sud, intendo creare anche un percorso per serrare le fila dei movimenti meridionalisti e per fare sì che si passi finalmente dalla “questione meridionale” al Meridione volano per lo sviluppo dell’Italia”.

La Redazione

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