Politica

SALVINI: UN’ALLEANZA SOLIDA E SOLIDALE

Napoli, 13 febbraio 2020 – Il Senato ha dato il via libera definitivo al processo per Matteo Salvini sul caso Gregoretti. La votazione si è chiusa con 76 voti favorevoli, 152 contrari e nessun astenuto. L’Aula ha respinto l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia che chiedevano di negare l’autorizzazione all’ex ministro dell’Interno, richiesta dal tribunale dei ministri. La Lega non ha partecipato al voto, uscendo dall’Aula. L’autorizzazione a procedere è un atto di intimidazione della sinistra contro il leader della Lega, che tenta, per via giudiziaria, di fermare l’avanzata del sovranismo, ed è un atto di viltà del M5S che le azioni dell’ex Ministro Salvini contro l’immigrazione clandestina 

aveva condiviso nel Governo giallo-verde e che, oggi, si scaglia contro l’ex alleato. A monte, l’inchiesta aperta dalla magistratura inquirente sembra essere un’ingerenza in quelle che sono le prerogative di un Ministro che ha attuato una linea politica di intesa con il proprio Governo. Quanto accaduto sembra riportare all’anno 2011 quando la sinistra e i poteri forti che dietro di essa si annidano ha costretto l’allora capo del esecutivo Berlusconi a lasciare per fare posto al governo tecnico guidato da Mario Monti. In questa difficile giornata, un solo elemento di positività: la presenza di Giorgia Meloni nella tribuna del Senato per portare solidarietà politica ed umana all’alleato Salvini e per sottolineare che il polo sovranista è compatto e solidale anche nei momenti più difficili. La leader di Fratelli d’Italia ha dimostrato, con la sua scelta, ancora una volta, i valori della destra: la coerenza, la forza, la chiarezza, la solidità e la solidarietà. Valori e gesti che il popolo apprezza e che premierà quando, finalmente, e dopo aver vinto nelle Regioni, particolarmente del Sud, il centrodestra costringerà il governo Pd-5 stelle ad abbandonare e a lasciare che l’Italia torni al voto con la conseguente vittoria della coalizione.
Gabriella Peluso