Politica

Regionali: Si vota a settembre. Prende corpo il tandem De Luca/ Ciarambino

Il Consiglio dei ministri, ha decretato il rinvio delle elezioni in autunno dicendo di no alla proposta di votare a Luglio pervenuta dal Presidente della Campania De Luca. Le elezioni coinvolgono  sei Regioni (Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Veneto) oltre alla Regione a Statuto speciale della Valle d’Aosta e 1.137 comuni, di cui 567 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 570 a regioni a statuto speciale. Tra questi, vanno al voto 18 capoluoghi di Provincia (Agrigento, Andria, Aosta, Arezzo, Bolzano, Chieti, Crotone, Enna, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Reggio Calabria, Trani, Trento e Venezia), di cui tre sono anche capoluogo di regione (Aosta, Trento e Venezia) e 4 capoluoghi di regione. A breva riprenderanno le trattative tra le forze politiche per definire i nomi dei candidati Presidenti e per le alleanze. Particolare interesse e la possibile intesa  tra M5s e Pd in alcune Regioni, come la Campania, la Puglia e la stessa Liguria.Nelle sfide regionali, in Veneto il governatore Luca Zaia (Lega) si ricandida per il terzo mandato consecutivo con la certezza di vincere. Nelle Marche invece il governatore uscente Luca Ceriscioli (Pd) non si ricandida e il centrosinistra punta sul nome di Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia, che pero’ non ha trovato finora i favori di Italia Viva. Mentre i Cinquestelle sulla piattaforma Rousseau hanno votato per il candidato Gian Mario Mercorelli. E Fratelli d’Italia ha lanciato Francesco Acquaroli di Macerata. In Puglia il governatore Michele Emiliano tenta il bis con la variante di Italia Viva che potrebbe candidare il Ministro Billanova. Al momento il M5s ha una sua candidatura alla successione di Emiliano, la consigliera regionale uscente Antonella Laricchia. Ma trattative sarebbero in corso per un apparentamento con la coalizione di centrosinistra. Nel centrodestra Giorgia Meloni conferma la candidatura di Raffaele Fitto . Persiste però il no della Lega. Il partito di Matteo Salvini punta sull’eurodeputato Massimiliano Casanova, patron del Papeete.

In Campania le trattative tra Pd e M5s sono molto avanti. va notato che in piena emergenza Coronavirus il Presidente De Luca ha in più occasione  accolto proposte pervenute dai pentastellati.  La stessa Consigliere Valeria Ciarambino ha rimarcato il dato, riconoscendo l’apertura politica di De Luca. Insomma pare che l’accordo politico sia oramai cosa fatta,  col tandem De Luca/Ciarambino. Nel centrodestra in Campania si riparte dal vecchio scenario. Resta in campo la candidatura di Stefano  Caldoro fortemente voluto da Forza Italia pur nella consapevolezza di una sconfitta più che certa. Anche durante l’emergenza sanitaria il Capo dell’opposizione e lo stesso schieramento di Centrodestra nel Consiglio Regionale è stato assolutamente assente. Nessuna proposta, nessuna contestazione a De Luca, lo zero assoluto. Le alternative in campo restano quelle di Edmondo Cirielli, se la lega insiste sul no a Fitto, del Direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano e Aurelio Tomasetti sempre più vicino  a Matteo Salvini. Se il Centrodestra vuole veramente tentare di giocarsi la partita in Campania deve far presto nello scegliere il candidato Presidente e serrare i ranghi per far ripartire una proposta politica alternativa. Giungono, infatti, notizie di veri smottamenti nei territori, dove interi pezzi di Centrodestra stanno guardando la possibilità di dar vita ad una  lista civica per sostenere De Luca. Ambienti che nel recente passato erano disposti anche a dialogare con Stefano Caldoro e che ora scappano.

La redazione