Politica

L’ESTATE È FINITA O PROSEGUE FINO AL 4 OTTOBRE?

Ci lasciamo alle spalle un’estate molto deludente dal punto di vista del dibattito politico sulle grandi problematiche della nostra Nazione e della preparazione alle sfide elettorali per le grandi città che andranno al voto il 3 e 4 ottobre prossimi. Il confronto di una politica sempre più superficiale ed inefficace si è sviluppato solo sul “green pass” e sulla obbligatorietà dei vaccini. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che, fino a poco fa, occupava il centro del dibattito come possibile strumento fondamentale per il rilancio dell’Italia, è già finito nel dimenticatoio. Intanto il Governo, retto dal furbastro Draghi ha continuato nella politica delle false riforme e, peggio ancora, ha consentito,nei fatti, l’aumento esponenziale delle tariffe, dei carburanti e dei generi di maggior consumo. Insomma nessuna risposta ai gravi problemi del Paese, nessun reale intervento contro i licenziamenti e per il lavoro, nessun freno all’evasione fiscale galoppante, nessun aiuto reale alle piccole e medie imprese.
Anche nelle città che vanno al voto, è mancato qualsiasi confronto e proposta per il futuro. Ho riscontrato che anche tantissimi candidati particolarmente a Napoli –  hanno preferito il mare, il sole, la spiaggia e la vacanza, anziché esprimere il proprio “pensiero” e il proprio progetto politico, facendo chiarezza, innanzitutto,sulla lista nella qualecandidarsi. Gli stessi candidati Sindaci sono stati avari nelle dichiarazioni programmatiche. Anzi, particolarmente i candidati maggiorenti Gaetano Manfredi e Catello Maresca, hanno dato il peggio. Vorrei, da napoletano, porre ai “due”,  una semplice domanda: “visto che Lei, Manfredi, asserisce di voler rilanciare Napoli con una politica di rinnovamento, di discontinuità e di centrosinistra; visto che Lei, Maresca, col suo progetto “civico”per Napoli ma pronto ad allearsi col centrodestra, sostiene di voler dare una svolta alla città nel segno della discontinuità e della “novità”. Perché entrambi avete imbarcato trasformisti, arrivisti e assessori e consiglieri di De Magistris? Non vi pare che, nei fatti, avete costruito non due coalizioni politiche ma due armate Brancaleone? Ai napoletani, credo, avrebbe fatto piacere scegliere tra chi avesse praticato la vera discontinuità e perseguito un progetto politico serio e credibile per Napoli.Invece i due candidati maggiorenti hanno già fallito nella impostazione dei propri schieramenti. Autentiche marmellate indistinte e tenute insieme solo da interessi elettorali.  Ciò è di pessimo auspicio per governare una città che, negli ultimi dieci anni, ha cambiato dieci maggioranze, dieci giunte comunali, col risultato dello sfascio finanziario e sociale. Le prossime elezioni saranno un’altra occasione persa per Napoli? Alla luce di quanto visto fino ad oggi, è molto probabile che la maggioranza dei napoletani, anziché andare a votare, sceglierà di continuare le vacanze estive fino al dopo elezioni.

Salvatore Ronghi