Ambiente

LA PRIORITA’ RESTA LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE

Il terzo decennio degli anni Duemila è iniziato davvero in maniera preoccupante: dagli scontri armati sempre più incessanti in Libia, con appoggi di potenze straniere dall’una e dall’altra parte non fanno che peggiorare la situazione, alle prove di guerra tra gli USA e la repubblica d’Iran, con l’abbattimento di un Boeing civile per errore da parte iraniana, dal rallentamento dell’economia globale, finanche in Cina dove si registra l’aumento del PIL più basso dalla fine degli anni ’90 ad oggi, alla devastazione ambientale in Australia con gli incendi che hanno aggiunto angoscia alla già preoccupante situazione riguardo ai cambiamenti climatici della Terra. In questo quadro decisamente allarmante, si intravedono scenari di una nuova crisi planetaria: il cosiddetto “cigno verde”, il cui colore starebbe ad indicare l’origine stessa della crisi, cioè l’ambiente. Il Climate Change si prevede che porterà devastazioni in diverse aree del pianeta Terra, con l’alzamento dei mari a far migrare popolazioni intere e cambiare le mappe geografiche. La stessa specie umana sarà messa in pericolo nel lunghissimo periodo e, conseguentemente, anche la macroeconomia subirà cambiamenti fondamentali; il futuro non potrà rimanere relegato alle decisioni singole delle Banche e dei banchieri delle potenze mondiali, dei grandi investitori e, in generale, dei grandi capitali. L’economia avrà bisogno di un maggiore coordinamento internazionale, includendo il rating di sostenibilità ambientale ESG. Questo rating è un giudizio sintetico che certifica la solidità di un emittente, di un titolo o di un fondo dal punto di vista delle performance ambientali, sociali, e di governance ed è complementare al rating tradizionale, che tiene in considerazione le sole variabili economico-finanziarie. Il fine, più o meno dichiarato, sarà creare un nuovo sistema finanziario e monetario “green”.

Lucia Fontanarosa