Politica

LA CINA CONTRO L’OCCIDENTE. FERMIAMOLI!

Nel laboratorio di Wuhan , in Cina è nato il COVID 19. La dittatura cinese ha dato la notizia mesi dopo. Tutto il mondo è stato colpito dalla Pandemia e l’economia è collassata con il conseguente crollo del PIL ma in Cina, no! La Cina punta addirittura ad un aumento del PIL di ben sei punti. Particolarmente l’Italia e l’Europa, con l’emergenza COVID, hanno capito che la concorrenza sleale dei cinesi – bassi redditi, alti ritmi di produzione e nessuna garanzia per i lavoratori, prodotti copiati e di bassissima qualità nessun diritto e democrazia è garantito al popolo cinese – ha di fatto minato gli asset strategici dei Paesi occidentali, facendoli divenire “dipendenti “ dal sistema industriale della Cina. La concorrenza sleale.”, inoltre, costringe tanti piccoli imprenditori italiani ad aumentare i ritmi di produzione a discapito della sicurezza sul lavoro e a danno dei lavoratori che vanno in sofferenza. A “Roma”, quelli del governo, tutto questo lo sanno benissimo ma invece di invertire la tendenza, agevolano la Cina. Proprio quelli del M5S governando insieme alla Lega hanno sottoscritto “la nuova via della seta” consentendo ai cinesi l’accesso in Europa attraverso i porti di Trieste e di Genova dove ormai si parla cinese. Il governo Draghi potrebbe invertire tutto questo mettendo in campo un Piano nazionale industriale per riportare in Italia le produzioni perse negli anni e bloccare la tanta merce cinese che vale molto meno dei prodotti contraffatti e non rispettono le norme EU. Lo farà Draghi e i suoi “migliori”? Nutro forti dubbi. Ne parleremo in diretta nei prossimi giorni, da questa pagina.
Salvatore Ronghi