Politica

LA CAMPANIA SEMPRE PIU’ “DELUCHIANA”. CROLLA IL M5S, BOCCIATO IL CENTRODESTRA CHE CROLLA A SALERNO.

I risultati nelle città capoluogo della Campania hanno confermato e rafforzato il potere del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.  A Benevento, Clemente Mastella sostenuto da De Luca e da Forza Italia, per un soffio non vince al primo turno e raggiunge il 49,33%. La coalizione sostenuta dal Pd va al ballottaggio col 32,34%. Scompare il centrodestra che raggiunge, con Rosa De Stasio, il 5,07%, con la Lega che raggiunge l’1,83% e Fratelli d’Italia appena l’1,67%.  Va meglio a Caserta dove il centrodestra va al ballottaggio con Giampiero Zinzi che raggiunge il 28,66%. A Caserta Fratelli d’Italia incassa il migliore risultato della Campania col 7,94%, la Lega si attesta al 5,25%, mentre Forza Italia raggiunge uno striminzito 2,74%. A Napoli il centrodestra paga il disastro Maresca, incapace di tenere insieme il centrodestra e le liste civiche, che raggiunge un insoddisfacente 21,88%. Annullata la lista della Lega, la maggioranza dei candidati rimasta fuori dalla competizione elettorale ha sostenuto Forza Italia che, nonostante tale supporto, ha raggiunto il 6,63%. Non va meglio a Fratelli d’Italia che si ferma al 4,41. Il dato peggiore per il centrodestra unito si riscontra a Salerno dove il candidato di De Luca, Vincenzo Napoli, vince al primo turno col 57,40% senza il M5S che correva in altra coalizione. Arriva terzo il centrodestra con Michele Sarno che raggiunge il 16,02% con Fratelli d’Italia che si attesta al 4,75%. Va sottolineato  che nella città di De Luca, Forza Italia non è riuscita a fare una lista da sola, si è alleata con Unione di Centro e i Liberal Socialisti, ciò nonostante ha conseguito un misero 2,79%. Ciò appare come un vero “patto di desistenza” nei confronti e a favore di De Luca. In Campania, infine, crolla il M5S che in nessun capoluogo ottiene un risultato a doppia cifra. Drammatico il risultato raggiunto a Napoli dai pentastellati, il  9,73%  a fronte del 39,86% raggiunto alle Europee. Se il M5S va verso la dissoluzione politica, il centrodestra, almeno in Campania, è stato bocciato dagli elettori e va ricostruito interamente. Va ricostruita la classe dirigente ma prima ancora la linea politica. In questi ultimi anni, più volte, il centrodestra ha salvato De Magistris dallo scioglimento e, da anni , non c’è alcuna opposizione in Regione Campania, dove De Luca accresce  la sua forza elettorale e il potere politico nell’assordante silenzio se non nel compiacimento del centrodestra. Nessuna sorpresa se poi la maggioranza dell’elettorato moderato e di centrodestra rifugge nell’astensionismo.

Salvatore Ronghi