FMPI: LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO AL CENTRO DEL CONVEGNO REGIONALE DURIGON ACCOGLIE LA PROPOSTE SU RDC
Un’intesa con le piccole e medie imprese per far confluire presso di esse le risorse destinate ai percettori del reddito di cittadinanza, nelle condizioni di lavorare, affinchè essi vengano formati nelle imprese e assunti al lavoro, con la decontribuzione: è la proposta emersa dal convegno regionale della Federazione Medie e Piccole Imprese (FMPI), tenutosi, stamani, alla Camera di Commercio di Napoli, i cui lavori sono stati conclusi con un collegamento telefonico dal Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon.
“Ormai è palese che il reddito di cittadinanza va modificato, particolarmente per andare incontro alle aree di disoccupazione e desertificazione industriale, quali sono Napoli e parte del Mezzogiorno. Per questo, il progetto del Sottosegretario Durigon per il rdc è accolto da noi con estremo favore e lanciamo la sfida per andare oltre, ovvero per far sì che siano le imprese ad effettuare la loro formazione per procedere alla loro assunzione, con la totale decontribuzione”, ha affermato il Direttore Generale di FMPI, Salvatore Ronghi. La proposta è stata accolta da Durigon:
“sono favorevole e accolgo con estrema apertura la richiesta fatta da FMPI di effettuare la formazione dei percettori del reddito di cittadinanza all’interno delle imprese” – ha detto l’esponente del Governo Meloni, che si è detto disponibile anche “ad approfondire la proposta di modifica emersa dall’incontro relativa al “fringe benefit” per trasformare la deducibilità in credito di imposta”.
Diversificare i fondi e gli stanziamenti tra piccole e medie imprese, creare un sistema virtuoso tra domanda e offerta, promuovere le politiche attive, individuare un sistema di coesistenza tra pubblico e privato, e ancora scongiurare la fuga dei giovani dal nostro territorio valorizzando le eccellenze e le opportunità in loco, sono gli ulterori temi trattati al convegno intitolato: “Dall’agroalimentare al manifatturiero, le politiche attive per il lavoro e Pmi”, i cui lavori sono aperti dal saluto istituzionale del Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.
“Il nostro ruolo – hanno evidenziato i dirigenti di FMPI nei vari interventi – è rendere protagoniste le piccole imprese perché sono loro che muovono l’economia e possono rilanciare il nostro Paese. Le lobby delle grandi imprese, però, dettano leggi nelle scritture di quelli che sono i provvedimenti di sostegno, facendo affannare le piccole e per questo dobbiamo aiutarle con tutti gli strumenti in nostro possesso, primo fra tutti fare appello al Governo affinchè diversifichi i fondi’.
“Siamo una giovane associazione che si è consolidata particolarmente durante la pandemia stando al fianco delle imprese trovando sempre grabndi difficoltà perché le pmi vanno bene per fare esport però, poi, sui provvedimenti finanziari, vengono postposte sempre alle grandi imprese”, ha sottolineato la Presidente di FMPI Antonina Terranova.
‘Le imprese hanno bisogno di aiuto, dobbiamo partire dalle loro esigenze per poter procedere nella giusta direzione – ha aggiunto il Segretario Regionale Nicola Di Iorio – ciò particolarmente in Campania, terra di disoccupazione e desertificazione industriale, dove le imprese dell’agroalimentare e del manifatturiero lavorano intensamente per tenere alto il valore del made in Italy e per difendere e promuovere l’economia di questo territorio”.
“Il Mezzogiorno e particolarmente la Campania devono recuperare terreno sul paino economico ed occupazionale partendo dalle proprie eccellenze e dalle proprie vocazioni e valorizzando i potenziali lavoratori attraverso l’attività formativa e potenziando i centri per l’impiego” ha evidenziato Michele Raccuglia, responsabile Anpal Servizi Campania.
“La Regione Campania ha pubblicato una serie di bandi per favorire le PMI particolarmente per sostenere gli investimenti per l’innovazione per migliorare la loro competitività e stare sul mercato – ha rimarcato l’assessore regionale al lavoro Antonio Marchiello – per questo accettiamo con favore le proposte e le iniziative di FMPI per sostenere ulteriormente le imprese, l’economia e il lavoro in Campania”.
“Il lavoro svolto dal nostro Centro Studi Polaris evidenzia quotidianamente che la Campania ha immense potenzialità economiche e di sviluppo che necessitano di migliori infrastrutture e di un migliore impiego dei fondi europei a cominciare dalla concreta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” – ha aggiunto Giuseppe Fontanarosa presidente del Centro Studi Polaris.
Sullo sviluppo dell’agroalimentare e sull’aumento dei salari è stato incentrato l’intervento del deputato di FdL Marco Cerreto che ha evidenziato il valore e l’impegno dei lavoratori e l’impegno ad evitare ogni forma di sfruttamento che, purtroppo, nel lavoro agricolo è molto presente”.
“L’impegno della Cisl regionale è fortemente proteso a favorire l’incremento dell’economia campana, l’occupazionale e per migliorare la qualità del lavoro – ha detto la Segretaria Regionale della Cisl Doriana Bonavita -, a tal fine occorre sostenere il lavoro delle piccole e medie imprese, che sono il motore occupazionale del nostro territorio, e creare un contesto in Campania, ma, in generale nel Sud Italia, che garantisca i livelli essenziali delle prestazioni, soprattutto nei settori della salute, del lavoro, dell’istruzione. L’eventuale autonomia regionale differenziata va inquadrata nel contesto costituzionale e di rispetto del Mezzogiorno e dell’unità d’Italia”.
Su questo tema sono giunte anche le rassicurazioni del Sottosegretario Durigon il quale ha evidenziato che “la Lega ha intenzione di attuare il regionalismo differenziato nell’ambito delle norme costituzionali e rispettando i criteri di coesione economica e sociale che devono essere applicati da nord a sud”.