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20 MAGGIO 1970, SI CONQUISTA LO STATUTO DEI LAVORATORI. DA QUALCHE ANNO E’ STATO SVUOTATO. AVANTI CON LO STATUTO DEI LAVORI

La più grande conquista sindacale italiana è stata l’approvazione della legge n. 300  del 20 Maggio 1970, lo   Statuto dei Lavoratori. Una legge d’avanguardia frutto di lunghe e dure lotte sindacali. Quello si che era il sindacato dei lavoratori che poi si è perso in questi ultimi ventanni. Tante di quelle conquiste, penso al famoso articolo 18, articolo che tutelava i lavoratori dai  licenziamenti illegittimi, ingiusti e discriminatori, sono stati cancellati. Penso al bombardamento subito dallo Statuto dei Lavoratori attraverso il  Jobs Act,  voluto  dai governi di centrosinistra, neppure il “liberista” Berlusconi pensò mai di minare cosi tanto  lo Statuto dei Lavoratori. I vertice delle maggiori confederazioni non solo accettarono “l’indebolimento” dello Statuto dei Lavoratori ma in tanti casi hanno trasformato alcuni di quei diritti in privilegi per sindacalisti di mestiere. Ora la politica ma anche e forse soprattutto  il sindacato, dovrebbe trovare il coraggio di andare oltre. Insieme alla difesa dei lavoratori dipendenti bisogna salvaguardare i precari che non hanno più diritti e pensare in sostanza ad una nuova legge: “Lo Statuto dei Lavori”. Parallelamente bisognerebbe attuare l’Articolo 46 della Costituzione, la Partecipazione e la Cogestione  e l’Articolo 39,  per una maggiore democrazia e trasparenza nei sindacati. Io ci spero e sono pronto a dare il mio contributo.

 

Salvatore Ronghi